Il 4 maggio 1974 dall’unione dell’A.S.C.I. con l’A.G.I., nasceva l’Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani (AGESCI). Benché la collaborazione tra ASCI e AGI fosse sempre stata molto stretta, la fusione sanciva formalmente la nascita di un modo nuovo, più moderno, più adeguato ai tempi, di fare scoutismo. Anche ad Albenga la nuova realtà venne recepita, e nella Parrocchia del sacro Cuore, con l’aiuto di Don Pino, con la consueta disponibilità del parroco Don Alessandro Sappa, e con la buona volontà di pochi, pochissimi capi femminili, iniziò l’attività un cerchio sperimentale di coccinelle, che visse il primo campo a S. Giacomo di Roburent nel 1976.

Dopo tali avvenimenti nell’Albenga nasceva un nuovo modo di essere capi e scout:
– attenzione all’attività della zona e della regione;
– partecipazione ai campi di formazione;
– incontri con altri gruppi.

Nel novembre 1978, quando la guida spirituale dell’Albenga venne affidata a Don Rinaldo Bertonasco, lo scoutismo ingauno era nuovamente in “piena forma”. La tendenza positiva non si fermò, agli inizi degli anni ottanta i ragazzi che chiedevano di entrare nell’AGESCI aumentarono a tal punto da portare all’istituzione della così detta “pre-iscrizione”.

Il crescere del numero dei capi, l’impegno di alcuni di questi a livello zonale, regionale e nazionale lasciarono spazio alla stesura di progetti ambiziosi, progetti che sfociarono nel 1986 nella divisione della Comunità Capi Albenga 1°. Un congruo numero di capi, dopo lunga e ponderata discussione e sul metodo da usare e sull’ubicazione del nuovo luogo di servizio lasciarono il Sacro Cuore e fondarono l’Albenga 5° (ideale continuazione dell’Albenga 4°) con fazzoletto verde e bordo giallo.
Tale operazione ottenne ospitalità nella Parrocchia di S. Michele dove, con l’appoggio del Parroco Don Domenico Damonte, con la collaborazione delle altre associazioni presenti prima fra tutte l’Azione Cattolica, con l’assistenza e la dedizione di Don Ivo Raimondo, nonché la benedizione di Mons. Alessandro Piazza Vescovo di Albenga, l’Albenga 5° ben presto decollò e completò le proprie strutture aprendo tutte le unità necessarie allo svolgimento delle attività scout.

Nel frattempo cambiò anche l’assistente dell’Albenga 1°; Don Rinaldo, nominato parroco di Leca, fu sostituito da Don Luigi Lauro che non esitò a gettarsi con forza ed entusiasmo nell’avventura scout.

Il resto è presente: una serie di storie recenti e di avventure che si rincorrono e susseguono, una serie di gioie e anche di umani dolori – non abbiamo certo dimenticato i nostri fratelli e le nostre sorelle che prima di noi sono stati chiamati dal Padre – una serie di speranze e di progetti, di ragazzi, di capi, di genitori, di campi e di routes, insomma “un gioco, un’avventura, un servizio” che speriamo ancora per molto, con l’aiuto di Dio, di poter vivere.